Quantificare l'energia prodotta da un impianto è molto importante in quanto anche il guadagno derivante dall'investimento è strettamente legato a questo dato.
I moduli solari non riescono a trasformare tutta la energia di irradiamento in energia elettrica. I moduli attualmente sul mercato permettono, a seconda del tipo, di raggiungere dei rendimenti (rapporto tra energia irradiata e energia ricavata) dal 3% al 16%. Cioè da un impianto FV con una superficie di un metro quadrato possono essere ricavati teoricamente fino a 160Wp.
Inoltre la quantità di energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico dipende da numerosi fattori:
Rispetto pertanto alla soluzione ottimale con inclinazione di 30° il sistema fotovoltaico perde circa il 10-12% nell’applicazione su superficie orizzontale e ben il 35% nell’applicazione su facciata verticale.
L’influenza dell’angolo di azimut è invece minore. In un intervallo di angoli di azimut compresi tra -45° e+ 45° rispetto al Sud (angolo di azimut compreso tra sud-est e sud-ovest) i valori della radiazione incidente non si discostano significativamente dal valore massimo. Orientando infatti i sistemi fotovoltaici a Sud-Est oppure a Sud-Ovest si avrebbe una perdita pari a solo il 5%.
Prendendo come riferimento un impianto da 1 kW di potenza nominale, con orientamento ed inclinazione ottimali ed assenza di ombreggiamento, non dotato di dispositivo di “inseguimento” del sole, in Italia è possibile stimare le seguenti producibilità annue massime:
regioni settentrionali 1.000 – 1.100 kWh/anno
regioni centrali 1.200 – 1.300 kWh/anno
regioni meridionali 1.400 – 1.500 kWh/anno
E’ opportuno sottolineare che il consumo annuo elettrico medio di una famiglia italiana è pari a circa 3.000 kWh.
L’efficienza di trasformazione dell’energia solare in energia elettrica è data dal rapporto tra la potenza elettrica in uscita e la potenza della radiazione solare incidente. Questi parametri cambiano in
funzione delle condizioni di irraggiamento solare. (Come riferimento, si usano le condizioni standard di insolazione :potenza della radiazione incidente pari a 1000W/m², temperatura del modulo di 25 °C).
Ad esempio, un modulo con un’efficienza del 10% genera, in condizioni standard, una potenza elettrica (corrente continua) ai suoi morsetti di 100 Watt; 10 metri quadrati di moduli forniscono 1 kWp di potenza elettrica.
Sul sito http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/countries/europe/g13y_it.png è riportata la mappa della radiazione solare annuale sul territorio Italiano.
La potenza nominale in uscita di un impianto FV, definita anche come massima, di targa o di picco(Wp) , è la somma delle potenze nominali dei singoli pannelli fotovoltaici appartenenti alla stessa installazione. Queste grandezze vengono misurate alle condizioni definite standard, cioè a temperatura ambientale di 25 °C e radiazione di 1.0000 W/m2.
Nel calcolo del dimensionamento dell’impianto FV entrano in gioco molteplici fattori:
• Posizione geografica dell’impianto (latitudine)
• Irradiamento solare (durata giornaliera, intensità), n.giorni di sole della zona
• temperatura ambientale media (anche la temperatura influenza il rendimento di un impianto)
• superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente grande si possono impiegare dei moduli più convenienti a rendimento minore (che necessitano però di
superfici maggiori).
• fabbisogno energetico dell’utenza in relazione agli apparecchi allacciati. È importante scegliere degli apparecchi a basso consumo energetico, come pompe e frigoriferi speciali, lampade a risparmio. Un fabbisogno energetico minore comporta un impianto FV più piccolo e quindi minor costo di acquisto.