Cos'è e a cosa serve un impianto idrico? ( Informazioni Tecniche)
La funzione dell’impianto idrico è quella distribuire acqua calda e fredda ad uso sanitario, dal punto di presa principale fino a ciascun punto di erogazione nell’abitazione, e di allontanare la stessa una volta usata.
L’IMPIANTO IDRICO E’ composto essenzialmente da :
La norma di riferimento è la UNI9182: impianti di alimentazione e distribuzione
d'acqua calda e fredda - Criteri di progettazione, collaudo e gestione
Il trattamento delle acque prima della distribuzione ha la funzione di eliminare delle sostanze indesiderate, quali ad esempio i Sali incrostanti. La quantità contenuta di questi Sali determina la cosiddetta durezza dell’acqua.
Le apparecchiature di trattamento delle acque dell’impianto idrico sono:
L’approvvigionamento dell’acqua avviene attraverso l’allacciamento dell’impianto idrico alla rete pubblica dell’acquedotto con un contatore installato dall’ente gestore della fornitura. All’interno della rete primaria la pressione viene tenuta a 5-6 bar al fine di raggiungere i piani più alti dei fabbricati, mentre nelle tubazioni di distribuzione dell’acqua nel fabbricato la pressione non deve superare i 3 bar per evitare rumore e rotture nelle tubazioni. A tal fine viene installato un riduttore di pressione che mantiene la pressione stabilita e viene montato a monte della rete di distribuzione interna e a valle del contatore. Se invece la pressione dell’acqua non è sufficiente,viene installato un sistema di sollevamento ausiliare (autoclave)
Nelle zone non servite dalla rete pubblica, se sono presenti falde acquifere, si possono perforare dei pozzi dai quali attingere l’acqua. Inoltre si può utilizzare l’acqua piovana che poi viene trattata per renderla potabile.
La rete di distribuzione dell’impianto idrico dell’acqua è costituita da :
Le reti di distribuzioni si dividono in:
Lo schema più semplice di distribuzione dell’acqua in un edificio, è quello composto da colonne verticali di maggiore sezione e reti di distribuzioni orizzontali ai vari piani.
Per la distribuzione in ogni piano è preferibile la cosiddetta distribuzione a collettore. Ogni punto di erogazione è servito singolarmente da un proprio tubo, che parte da un collettore centrale di distribuzione ed arriva alle singole utenze. In tal modo:
Le tubazioni delle reti di distribuzione dell’impianto idrico posso essere in
1. l’Acciaio zincato:
Viene poco impiegato perchè richiede l’utilizzo di molteplici raccordi (con incremento dei tempi di posa e dei costi di manodopera)ed essendo soggetto a fenomeni di corrosione può rilasciare nell’acqua sostanze contaminanti. Inoltre l’acciaio zincato è facilmente soggetto a fenomeni di deposito di calcare e conseguente riduzione della sezione, nonché a fenomeni di foratura a causa delle correnti galvaniche.
2. Il Rame (tipo alimentare):
è un ottimo materiale ed ha una durata sicuramente maggiore rispetto all’acciaio zincato, ma ha un costo superiore agli altri materiali.
3. Il Multistrato:
il multistrato è composto da un tubo in plastica alimentare ricoperto a uno strato di alluminio ed un’ altro in plastica.
Questi tubi sono resistenti e flessibili sono adatti per tutti gli impianti idrotermosanitari. L’utilizzo di tubazioni in multistrato delle principali marche e di collettori di distribuzione, permette di fare meno giunzioni possibili.
4. materiale plastico (ad es. polietilene PE o polipropilene PP): si tratta del materiale più usato in quanto è igienico, resistente alla corrosione, durevole nel tempo, sicuro nelle giunture e nei raccordi ed ha costi inferiori a quelli degli altri materiali. Il marchio, applicato alle tubazioni, ne certifica la provenienza da aziende selezionate e la loro conformità alle norme vigenti e Garantisce inoltre la qualità del prodotto.
Le tubature vengono poi rivestite con materiali isolanti di spessore tra i 5/12 mm per proteggere le tubature dalla corrosione, evitare la condensazione esterna per le condutture di acqua fredda o la dissipazione del calore per quella di acqua calda. Inoltre attutiscono i rumori e vibrazioni causate dal passaggio dell’acqua a pressioni elevate.
Fornitori/marchi: Aquathem, Uponor, Wavin
Può essere:
• istantanea: L’acqua calda viene erogata solo nel momento di produzione.
L’acqua calda viene ottenuta utilizzando uno scambiatore di calore interno o esterno al generatore di calore (ad es. caldaia)
• con accumulo: L’acqua calda viene conservata in un apposito serbatoio di accumulo. E’ erogabile anche successivamente alla sua produzione(boiler elettrico o a gas)
La produzione di acqua calda può avvenire mediante diverse apparecchiature:
· caldaia (gas metano, gpl, gasolio, biomasse)
· scaldabagno a pompa di calore
· solare termico
Per mantenere costante la temperatura dell’acqua all’interno delle tubazioni, si crea una rete di ricircolo. In questo modo ogni utente ha immediatamente l’acqua calda al momento del prelievo senza dover attendere la preliminare fuori uscita di acqua fredda dalla rete.
Le acque usate si possono distinguere in:
Il sistema di scarico delle acque usate deve essere indipendente da quello di allontanamento delle acque meteoriche fino al punto di recapito (ad es. fognatura comunale).
Sistemi di smaltimento delle acque di scarico:
La rete di scarico è composta da:
Per dimensionare l’impianto si scarico bisogna tener conto dei quantitativi massimi di acque scaricabili nell’unità di tempo dai singoli apparecchi e la contemporaneità d’uso degli stessi.
I Materiali delle tubazioni dell’impianto di scarico più usati per gli impianti di scarico sono quelle in materiale plastico per leggerezza, inattaccabilità da agenti chimici, facilità di montaggio:
· polietilene ad alta densità (PE)
· polivinilcloruro (PVC)
· polipropilene (PP)
Per risolvere il problema della rumorosità dovuta dal passaggio dell’acqua all’interno delle tubazioni, si usano delle tubazioni insonorizzate.