RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICA 

Come aumentare l'Efficienza Energetica?

Comportamento consapevole e responsabile
nell’uso dell’energia riducendo gli sprechi e perdite di energia (ottimizzazione della gestione energetica).
Si può stimare che il fabbisogno medio di energia per una famiglia derivi per il 54% dal riscaldamento, per il 31% dal trasporto, per il 7% dalla produzione di acqua calda ed infine il 3-8% dall’utilizzo di apparecchi domestici e dispositivi elettronici. 

Riducendo le dispersioni e utilizzando apparecchi a più alta efficienza una famiglia potrebbe risparmiare fino al 40% delle spese di riscaldamento e oltre il 20% di quelle per l’illuminazione e gli elettrodomestici, senza far rinunce e con notevoli vantaggi per il bilancio familiare e per l’ambiente. Non sprecare non è solo una regola di vita e di buon senso, ma nella nostra società dove le risorse energetiche sono limitate, anche un dovere per noi stessi e per il futuro dei nostri figli e per una società sostenibile. In particolare per quanto riguarda l’uso del riscaldamento vi possiamo consigliare di:

  • Controllare la temperatura dell’abitazione Riducendo la temperatura ambiente di 1°C si può risparmiare sui costi del 5/10% ogni anno;
  • Programmare il termostato: Abbassando al temperatura di notte, o quando in casa non c’è nessuno e rialzandola al risveglio o al rientro, si può risparmiare sulla bolletta dal 7 al 15%
  • Evitare di raffreddare la casa lasciando la finestra spalancata per cambiare aria troppo a lungo
  • Regolare la temperatura dell’acqua del boiler elettrico e del riscaldamento al di sotto dei 60°C


Risparmiare denaro ed energia in casa


Miglioramenti tecnologici


Adottando le migliori tecnologie/componenti e sistemi più o meno complessi disponibili sul mercato a basso consumo energetico. Il progresso tecnologico ha permesso la creazione di dispositivi più efficienti comunemente utilizzati dagli utenti finali come le apparecchiature elettriche, i sistemi di riscaldamento, i piccoli e grandi elettrodomestici, i mezzi di trasporto.

Interventi strutturali sull'immobile

Gli interventi sull’edificio e sugli impianti permettono di ridurre i consumi e risparmiare fino al 40% delle spese per il riscaldamento ed incrementano il valore dell’immobile

In questi ultimi anni sono state emanate a livello nazionale, regionale e locale diverse leggi e norme che indicano requisiti e criteri sia per la progettazione di nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente

Edifici costruiti prima del 1991: Prima di questa data non esisteva un normativa sul contenimento dei consumi energetici. Conviene intervenire per ridurre le dispersioni, magari usufruendo delle agevolazioni fiscali.

Edifici costruiti dopo il 1991 e prima del 2006: L’edificio è stato costruito rispettando la normativa sul contenimento dei consumi energetici allora in vigore (Legge n.10/91 e suoi decreti attuativi). Anche su questi edifici conviene intervenire per la riduzione dei consumi energetici.

Edifici costruiti dopo l’ 8 ottobre del 2005: L’edificio deve rispettare la normativa sul contenimento dei consumi energetici ( Legge 10/91 e il Dlgs 19/08/2008 n.192.) Tali leggi impongono limiti alle dispersioni di calore in inverno ed alle rientrate di calore in estate, limiti ai consumi energetici degli impianti, requisiti di inerzia termica delle pareti e solai di copertura per evitare fenomeni di surriscaldamento estivo degli ambienti, e favoriscono il ricorso alle Fonti rinnovabili.

L’abitazione pertanto, dovrebbe essere ben isolata, favorire l'apporto di energia solare di inverno ed impedirlo d'estate, ed essere servita da un impianto di riscaldamento e condizionamento il più possibile efficiente. progettato e realizzato tenendo conto delle tecnologie maggiormente rivolte al risparmio energetico già presenti sul mercato.

Il Dlgs N. 192/2008)prevede che ogni abitazione sia sottoposta alla certificazione energetica: utilizzando una procedura comune a livello Europeo, un tecnico qualificato tradurrà pregi e difetti dell'alloggio ai fini del risparmio energetico in un vero e proprio attestato , ACE (Attestato di certificazione energetica) comunemente detto , "Certificato Energetico" . Il tecnico ha il compito di realizzare una valutazione dell’immobile tenendo conto di diversi aspetti:

  • Tipologie di impianto di riscaldamento e raffrescamento;
  • Gli aspetti termoigrometrici:
  • I consumi,
  • La (eventuale)presenza di impianti per la produzione di energia rinnovabile


In base al consumo annuale di energia, per metro quadro, è possibile suddividere gli edifici in più classi. IL professionista abilitato che fa il chep-up sull’edificio, sulla base dei dati rilevati calcola i consumi, attribuisce la classe energetica ed indica gli interventi utili a migliorare prestazioni e classificazioni dell’edificio.

Anche se la classificazione energetica degli edifici non è ancora adeguatamente considerata nell’estimo immobiliare, è evidente che potrà fornire un aggiuntivo criterio di valutazione economica dell’edificio, creando differenze di valore, a metro quadro, fra edifici collocati nelle diverse classi.

In conclusione UN APPARTAMENTO CON MINORI CONSUMI ENERGETICI AVRA' NECESSARIAMENTE UN VALORE DI MERCATO MAGGIORE

 La certificazione energetica degli edifici è

  • obbligatoria per quelli nuovi,
  • per gli edifici preesistenti l’obbligo di dotarsi della certificazione scatta al momento della compravendita (dal 01/07/2009). In sua mancanza gli immobili non potranno essere né acquistati, né venduti.
  • Dal 01/07/2010 per i contratti di locazione. Copia del certificato dovrà essere messa a disposizione del conduttore in caso di locazione.
  • Deve essere allegata alla domanda al GSE per l’ accesso agli incentivi del conto termico

Se si deve intervenire sull’edificio per lavori di manutenzione ordinaria si è nella situazione più favorevole per operare anche un risparmio energetico. Di tutta l’energia utilizzata in una stagione per riscaldare a 20° e condizionare a 26° C un edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre) ed una parte dall’impianto. Sul consumo totale di combustione, consumato per riscaldare il nostro edificio, si può risparmiare anche da 20% al 40% fin dal 1° anno, con benefici notevoli sulla bolletta energetica. Gli interventi devono essere effettuati con cura da un tecnico specializzato.

Quali sono gli interventi strutturali per ottenere un risparmio energetico?

Isolamento delle pareti

Occorre ridurre le dispersioni di calore in inverno e le rientrate di calore in estate attraverso le pareti, il pavimento ed il tetto della casa con interventi di isolamento. Per conseguire un effettivo risparmio energetico , ad ogni intervento di isolamento deve corrispondere una nuova regolazione dell'impianto di riscaldamento e condizionamento . Viceversa si rischia di surriscaldare o raffrescare eccessivamente l'edificio, perdendo i risparmi energetici ed economici apportati dall'intervento.

Controllo/Sostituzione dei serramenti

  • Controllare la tenuta dei serramenti . Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi d'aria eccessivi. con relative dispersioni di calore . E' buona norma controllare periodicamente lo stato delle guarnizioni poste sulle battute delle ante e sostituirle se necessario . Naturalmente, se i serramenti non hanno le guarnizioni, provvedere all'installazione. Inoltre, piccole infiltrazioni d'aria dal telaio possono essere eliminate usando il silicone.
  • Isolare le superfici vetrate. Quando le finestre hanno un solo vetro si può sostituire il singolo vetro con un doppio vetro, dove possibile aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al vecchio. Si può sostituire tutto Il serramento con un altro già predisposto con vetrocamera , applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai termosifoni! ), installare una pellicola solare riflettente sulle superfici dei vetri delle finestre . La Pellicola oltre a fare stare più caldi in inverno e più freschi in estate, garantisce la privacy durante le ore diurne, trattiene le schegge in caso di frantumazione del vetro. ed evita il passaggio della radiazione ultravioletta .
  • Controllare le dispersioni di calore dal cassonetto . Il cassonetto è uno dei punti di notevole dispersione di calore perché spesso non è isolato; poiché isolarlo è un intervento piuttosto semplice e poco costoso, laddove c'è lo spazio sufficiente, almeno 2cm, applicare un pannello isolante.

Intervento sull'impianto di riscaldamento

  REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA INTERNA

Soprattutto nelle abitazioni condominiali, le condizioni termiche , tra piano e piano e tra appartamenti con diverse esposizioni, sono fortemente disomogenee.

Per assicurare una temperatura accettabile in uno o più appartamenti . di solito quelli esposti a nord o all'ultimo piano. viene aumentata la temperatura ambiente in tutti gli alloggi. Inoltre, gli apporti gratuiti di energia , dovuti alla presenza di persone , elettrodomestici e computer, e quelli che provengono dal sole, possono essere molto rilevanti e surriscaldare gli ambienti. Inoltre negli appartamenti ci possono essere dei locali non utilizzati, dove conviene abbassare la temperatura.

In questi casi, il rimedio più semplice consiste nell'applicare, ad ogni radiatore, una valvola termostatica.

Si tratta di un dispositivo che regola automaticamente l'afflusso di acqua calda ai radiatori. La valvola si chiude automaticamente a mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore incorporato nella manopola, si avvicina a quella desiderata. Con questo sistema si riesce a riequilibrare sia la temperatura all'interno del singolo appartamento che fra i diversi alloggi, risparmiando sui consumi energetici fino al 20%, perché si evitano i disagi dovuti all'eccessivo surriscaldamento di alcuni locali e si sfruttano adeguatamente gli apporti gratuiti di energia solare.

La legge n. 10/91 ed il DLs N. 192/05 hanno reso obbligatoria l'installazione delle valvole termostatiche negli alloggi di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni degli impianti termici, comprendendo il caso di trasformazione totale dell'impianto centralizzato in impianti autonomi.

Negli impianti individuali è possibile regolare la temperatura dell'ambiente mediante un termostato che accende e spegne automaticamente la caldaia in base alla temperatura ambiente scelta o in base alla temperatura ambiente e ad orari prefissati (cronotermostato). Ciò consente di scegliere orari di accensione più adatti alle esigenze di chi occupa l'alloggio, naturalmente, sempre nel rispetto degli orari e delle temperature fissate dalla legge. Anche negli impianti individuali , negli edifici nuovi o nel caso di ristrutturazioni , è obbligatorio l'uso di un cronotermostato regolabile su due livelli di temperatura.

Negli impianti centralizzati si può gestire in maniera autonoma il riscaldamento del proprio appartamento scegliendo le temperature e gli orari che più soddisfano le nostre esigenze, installando in tutto il condominio un sistema di contabilizzazione del calore e applicando la ripartizione delle spese.

Si tratta di installare un sistema di apparecchiature che "leggono" la quantità di calore effettivamente consumata in ogni appartamento . Oltre ad una quota fissa, stabilita dall'assemblea condominiale , variabile dal 20 al 50% dei consumi totali e ripartita in funzione delle tabelle millesimali, si pagherà solo proporzionalmente a quanto si è realmente consumato. Se verranno fatti degli interventi nel proprio appartamento per migliorare l'isolamento di pareti e finestre si consumerà e pagherà meno degli altri. Il tipo di apparecchiature da installare ed i relativi costi dipendono molto dall'impianto esistente. 


  MANUTENZIONE E REGOLAZIONE DEL L’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO

L’impianto di riscaldamento, per essere efficiente e consumare poco, deve essere ben tenuto e perfettamente regolato. Spesso. invece, le nostre caldaie sfruttano poco o male l'energia contenuta nel combustibile.

Proprio per questo il D.P.R. 412 del 26.8.93 ed il Dlgs 19 agosto 2005 N. 192 hanno reso obbligatori i controlli sull'efficienza degli impianti termici. Su tutti gli impianti, sia centralizzati che autonomi, dobbiamo far effettuare almeno una manutenzione all'anno , secondo regole precise. La manutenzione deve essere effettuata da tecnici specializzati che riportano i risultati dei controlli effettuati su un "libretto" che ogni impianto deve avere. La manutenzione obbligatoria prevede:

  • il controllo della temperatura ed analisi dei fumi che fuoriescono dal camino Una temperatura dei fumi troppo elevata indica la probabile presenza di incrostazioni all'interno della caldaia, che si traducono in un minor rendimento dell'impianto.
  • la pulizia della caldaia. Anche un piccolo spessore di fuliggine nei canali che portano il fumo causa una sensibile riduzione del rendimento dell'impianto.
  • la regolazione della combustione del bruciatore .Un bruciatore mal regolato oppure non perfettamente adeguato alla caldaia è causa di notevole spreco di energia. Inoltre, parte del combustibile non viene totalmente bruciato, con la conseguenza che parte delle particelle incombuste si depositano sulle superfici interne della caldaia e del camino, e altre fuoriescono dal camino inquinando l'ambiente circostante.
  • la sostituzione del generatore di calore obbligatoria se, dagli accertamenti effettuati durante le operazioni di manutenzione, si riscontra che non è possibile migliorare il rendimento della caldaia per adeguarlo ai valori minimi imposti dalla legge. Nel caso di caldaie molto vecchie (15 anni) è obbligatoria una diagnosi energetica da parte di personale qualificato e. generalmente , è conveniente sostituire la caldaia con una ad alta efficienza.


  RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
 

Questi interventi hanno dei costi importanti ma permettono un risparmio immediato sulle bollette, un miglioramento del nostro livello di confort, un aumento del valore di mercato dell’immobile.Tra gli interventi più semplici, con effetto immediato e notevole sul risparmio energetico sono:

  • Sostituzione della caldaia con caldaia a condensazione
  • Uso di valvole termostatiche per la regolazione della temperatura negli ambienti
  • Uso di cronotermostati per scegliere gli orari di accensione dell’impianto di riscaldamento
  • Uso pannelli solari termici con serbatoio di accumulo per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento
Uso sistemi elettrici a pompa di calore

In caso di ristrutturazioni edilizia si possono installare:

  • Sistemi radianti a pavimento, a parete o soffitto che richiedono temperature inferiori rispetto ai tradizionali impianti a termosifone
  • Sistemi di ventilazione con recupero del calore
  • Integrazione con impianti a fonte rinnovabile (solare termico, solare fotovoltaico, geotermia)
Infine per assicurare un utilizzo ottimale dell’impianto, si può inserire un adeguato sistema di gestione e di monitoraggio dei consumi.

Utilizzo di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili

 (efficienza energetica+fonti rinnovabili=binomio vincente)

Gli impianti termici integrati,  costituiti dalla combinazione tra tecnologie ad alta efficienza energetica ed impianti a fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, geotermia), sono oggigiorno sempre più perfezionati e stanno diventando sempre piu accessibili.

Una corretta integrazione, quindi il miglior abbinamento tecnologia/fonte rinnovabile, permette di realizzare impianti che riducono quasi a zero i consumi energetici di un fabbricato, diminuendo di conseguenza le spese per le bollette e abbattendo emissioni nocive all’ambiente. Inoltre come minimo garantisce lo stesso confort abitativo, spesso lo migliora.

Esistono diverse combinazioni possibili tra tecnologie ad alta efficienza e fonti rinnovabili. La scelta della combinazione migliore dipende

  • dalle esigenze delle persone che abitano la casa, alle condizioni di utilizzo o comfort abituale.
  • tecnologie disponibili sul mercato in relazione al fabbricato, alla sua posizione, alla fascia climatica, all’isolamento dell’involucro, agli impianti già esistenti.
    La disponibilità delle fonti energetiche rinnovabili è dunque condizionata dalla loro localizzazione. Al contrario gli interventi di efficienza energetica possono essere realizzati ovunque.